Rimini | Elezioni, i grillini spezzano la lottizzazione degli scrutatori
“E’ proprio vero: del porcellum non si butta via niente”, dice con tono scherzoso il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Carla Franchini, riguardo alla nomina in commissione elettorale dei 615 scrutatori che serviranno per le elezioni politiche del 24-25 febbraio (percepiranno 144 euro).
Giovedì prossimo in commissione elettorale la Franchini porterà una lista di 67 nomi (quanti ne ‘spettano’ al Mov in funzione dei voti avuti alle amministrative) tutti rigorosamente estratti a sorte, tra i 6mila iscritti all’albo del Comune di Rimini, domani sera nella sala comunale delle Celle in occasione dell’incontro pubblico delle 20,30 per la presentazione dei candidati. In genere, le modalità a norma di legge utilizzate per la selezione degli scrutatori sono due. O il sorteggio o la nomina da parte dei partiti (“lottizzazione” come dicono i grillini). A Rimini, ma un po’ ovunque, prevale da sempre la seconda modalità. I grillini l’hanno scoperto in occasione di un pre briefing in compagnia degli altri membri della commissione, Irina Imola, Savio Galvani e Vincenzo Gallo.
“Nell’incontro preparatorio – racconta Carla Franchini – abbiamo capito che giovedì non avremmo avuto l’unanimità nella scelta del metodo perché io non sarei stata d’accordo con la nomina preferendo il sorteggio. Allora ho chiesto il calcolo di quanti scrutatori toccasse nominare a noi in funzione dei voti avuti, per rispettare la volontà elettorale. Domani sera procederemo con il sorteggio tra tutti e 6mila gli iscritti all’albo del Comune di Rimini. Giovedì saranno quelli degli estratti a sorte il giorno prima i nomi che io darò”. A questi si uniranno quelli nominati dai rimanenti partiti, per un numero sempre equivalente ai voti delle scorse amministrative.
Un modo, spiega il consigliere comunale, per rompere, anche se solo in parte, un po’ più del 10 per cento, la “lottizzazione partitica dei pubblici ufficiali”, consentita, comunque, dalla legge. Carla Franchi ha anche provato a contagiare gli altri commissari, con scarso successo. “Glielo abbiamo proposto. Gli ho chiesto di procedere tutti con sorteggio casuale: avremmo dato un segnale di fiducia ai cittadini disamorati della politica. Macché, niente!”.